Bottrighe – via Dante
101.750 Mhx
Nel settembre 1976, un gruppo di ragazzi del paese con il sostegno tecnico di Alberto Bergo, dopo un’estate di lavori per preparare lo studio in una vetusta casettina in via Marchiori e innalzare l’antenna, diedero origine a Radio Delta. Tra quei ragazzi ricordiamo Floriano Cantelli, Luciano Fantinati, Ermogene Bellato e Loretta Freguglia, diventata una voce storica delle principali radio padovane. Le trasmissioni iniziavano alle 18 e si concludevano alle 24 con la musica della Pantera rosa di Henry Mancini. Il palinsesto era caratterizzato da programmi musicali di ogni genere, con particolare preferenza per la musica più ascoltata dai giovani e meno commerciale, tranne in prima serata che veniva dedicata alle dediche e richieste. Le trasmissioni di questa radio terminarono il 6 gennaio 1977, quando la maggioranza dei soci abbandonò il progetto. La radio non interruppe però la sua diffusione perché, di quel gruppo, Ferdinando De Laurentis e Ruggero Mottaran decisero di affiancare Alberto Bergo per continuare la programmazione. I due giovani trovarono alcuni soci finanziatori, fu potenziato il segnale e cambiate la sede dello studio e dell’antenna, che fu posizionata nel punto più alto del paese: sul tetto del condominio Sices, ex mulino, mentre lo studio fu ricavato in due angusti e piccoli locali nel tunnel del medesimo palazzo. I direttori artistici della radio divennero Ferdinando De Laurentis, Ruggero Mottaran ed Alessandro Andreello. Fu riprogettato il palinsesto, più ricco di contenuti e meno musicale, che copriva 24 ore: dalle 8 del mattino alle 2 di notte con trasmissioni in diretta o registrate, ma parlate; dalle 2 alle 8 era programmato un nastrone che faceva ascoltare musica interrotta solo da jingle della radio. Furono coinvolti molti giovani: Adriana Migliorini, Claudio Sartori, Antonella Pavan, Patrizia Menegotto, Antonella Cassetta, Claudio Pigato, Massimo Borgato, Antonello Andreello, Domenico Busatto e un giovanissimo Roberto Marangoni che si occupava dei più piccini. E tanti altri ragazzi che arrivavano da Rovigo, Loreo, Rosolina, anche perché la radio aveva un raggio di ascolto di circa 30 km e ascolti elevatissimi a tutte le ore della giornata. Dal 6 febbraio 1977 cambiò nome in Radio Delta Libera. La radio terminò le trasmissioni dopo circa un anno, nel gennaio 1978, per l’impossibilità dei ragazzi che la gestivano di seguirla sia da un punto di vista artistico che di raccolta pubblicità, in quanto ciascuno di loro era impegnato in altre città per motivi di studi universitari.
Il palinsesto della radio veniva redatto da Ferdinando De Laurentis con la collaborazione di Ruggero Mottaran. Era stagionale. Era diviso in fasce orarie a seconda del target degli ascoltatori, quindi in funzione degli impegni degli speaker (Ferdinando studiava alle superiori a Rovigo mentre Ruggero, Claudio Sartori e altri erano all’università a Padova, i più giovani a Bottrighe e c’erano Claudio Pigato e Massimo Borgato che arrivavano da Rovigo per condurre Avanguardia jazz. Antonella Pavan, Patrizia Menegotto e Antonella Cassetta divennero un punto di riferimento importante perché c’erano praticamente tutti i giorni in quanto erano di stanza a Bottrighe, studiando ad Adria. C’erano i due fratelli Andreello (Alessandro e Antonello) specializzati in funky e soul, Alberto Bergo teneva la rubrica Amici animali, Ferdinando era specializzato nella musica cantautoriale italiana ed americana, ma conduceva programmi parlati complessi e i notturni del sabato sera. A Roberto Marangoni, oltre ad aprire le trasmissioni e a condurre Delta ragazzi (un programma per i più giovani) gli era stata affidata la rubrica “una ricetta al giorno”. Claudio Sartori faceva l’esperto di musica classica, Ferdinando e Ruggero (che curava un programma di psicologia) facevano i pazzi in un programma che si chiamava Strumptruppen alla domenica sera (iniziava alle 21.30 e finiva al mattino del giorno dopo, con telefonate e pizze che venivano recapitare dagli ascoltatori). C’era pure una piccola redazione giornalistica.
Il 6 gennaio 1977, al mattino, ci fu una riunione, l’ultima della prima radio (quella di via Marchiori) e fu deciso di chiudere. C’era la neve e, terminata la riunione, Ferdinando si avviò a piedi da via Marchiori verso la sua abitazione in via Vittorio Veneto. Mentre attraversava la piazza del paese fu raggiunto da un ragazzo che aveva conosciuto un paio di giorni prima perché trasmettevano in due turni vicini. Era Ruggero che, con la sua moto Guzzi si fermò e gli disse: “Mi dispiace tanto che sia tutto finito. Perché non proviamo io e te a continuare a tenerla aperta?”. Ferdinando aveva 17 anni e Ruggero 19. Decisero di parlarne ad Alberto Bergo che diede la sua disponibilità ad aiutare per la parte tecnica. La mamma di Ruggero, la signora Annalena Scutari (preside e politico) imbastì un piccolo gruppo finanziatore e i due ragazzi misero a disposizione i loro vinili (circa 2000 tra tutti e due) e riaprirono la frequenza 101.750 Mhz, con il nome Radio Delta Libera.